uno scatto ogni tanto

venerdì 24 febbraio 2012

L'icona che mancava #2 - SoKo

 
Sembra una vita fa, ma la canzone I'll kill her e la nascita del fenomeno mediatico di SoKo risalgono al 2008. In pochi mesi, chissà chi se lo ricorda, questo pezzo (a quei tempi molto scaricato e molto viralizzato su youtube e myspace) è diventata LA case history di successo da citare ogni volta che si parlava di nuove strategie discografiche, e ha fatto della giovanissima Stéphanie Alexandra Mina Sokolinski l'emblema della musica fai da te, figlia della cultura digitale e dei social media. 

Ora per SoKo è arrivato il momento della verità e del primo vero album di canzoni, il primo ad uscire anche su supporto fisico, vinile e CD. Titolo della raccolta, di imminente pubblicazione in Italia: I thought I was an alien. Chissà se manterrà la stessa freschezza, irruenza rock e naturalezza folk di quando è stata scoperta sul web. Dai primi pezzi ascoltabili in rete, tra cui quello linkato qui (accompagnato da un video lo-fi diretto da lei stessa) sembrerebbe di sì.

Ma ciò che fa la differenza, oltre al songwriting e alla bella voce calda, è il personaggio SoKo, anti talent-show, davvero contemporaneo e autenticamente europeo. Origini polacche, cittadinanza francese, viso acqua e sapone, vagabondaggi nord-europei, migliaia di concerti anche improvvisati, ballate a fior di pelle, punk attitude, remix di DJ alla moda, nessun virtuosismo e nessuna concessione allo show-business, una carriera parallela di attrice cinematografica con una serie di ruoli molto fisici e intensi: insomma, le stigmate dell'icona contemporanea ci sono tutte. 


 

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