Bella,
giovane, febbrile, sensuale, logorroica, appassionata, rompiballe,
talentuosa: Maïwenn
Le Besco (un nome che è già un brand) è una bretone multitasking
dagli occhi azzurri e dalla bocca grande.
Già la sua vita sembra un
romanzo vorticoso e appassionante: figlia d'artisti di una famiglia
complicata, sorella della diafana Isild Le Besco (attrice
intellettuale e regista di rigorosi film d'autore), ex compagna
minorenne di Luc Besson (e madre della loro figlia Shanna), ex
fidanzata del sulfureo rapper JoeyStarr, debutto come attrice a 8
anni nella parte di Isabelle Adjani bambina...
Ma Maïwenn
oggi non è soltanto una delle tante francesine imbronciate con un posto in prima fila nelle riviste people. È autrice teatrale, stand-up
comedian di successo, sceneggiatrice e regista di tre film originali,
provocatori e interessanti. L'ultimo, in particolare, l'ha davvero
consacrata. Si tratta di Polisse, premio della Giuria a Cannes 2011,
grande successo al box office francese, una decina di nomination ai
prossimi César.
Raccontando con taglio documentaristico,
sensibilità, ritmo nervoso e accuratezza giornalistica il quotidiano
di uomini e donne che lavorano nella sezione Protezione Minori della
Polizia parigina, Polisse è contemporaneamente un pugno allo
stomaco, un racconto appassionante e coinvolgente, un prototipo di
cinema viscerale, un'esperienza di vita, un saggio di grande
scrittura cinematografica, un esempio magistrale di come dirigere al meglio attori, attrici e bambini.
In un'epoca avara di icone non omologate,
Maïwenn
spicca per la sua unicità: è seduttiva e impegnata come Angelina
Jolie e Madonna, ma molto meno prevedibile, molto più borderline.
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